Galatina: simboli e nome del Battaglione “Azov” sui muri del centro cittadino. Indaga la Polizia
I simboli e il nome del Reggimento “Azov” sono apparsi questa mattina sui muri di via Mazzini a Galatina, a poche decine di metri da piazza Alighieri, cuore della città. Ad avvisare le forze dell’ordine i commercianti della zona che, al momento di alzare la saracinesca delle loro attività, hanno notato le pareti “imbrattate”.
Cinque i simboli del Distaccamento autonomo operazioni speciali “Azov”, meglio conosciuto con la denominazione di Battaglione “Azov”, che ignoti, nella notte, hanno riprodotto, oltre alla denominazione del reggimento, sui muri del centro cittadino. Un gesto da condannare per la sua gravità e che inneggia ad un reparto militare ucraino neonazista accusato di crimini di guerra e di tortura. Si tratta di un gruppo di volontari con compiti militari e di polizia costituito per contrastare le crescenti attività di guerriglia da parte dei separatisti filo-russi nella regione del Donbass avvenute nel 2014. La guerra in Ucraina, con le sue atrocità, sta riportando alla ribalta anche le azioni militari compiute dal Battaglione Azov composto da uomini provenienti dagli ambienti di estrema destra e da volontari di ispirazione neonazista di altri paesi europei.
Nella mattinata, simboli e scritte sono stati prontamente cancellati. Le indagini per individuare i responsabili sono condotte dagli Agenti della Polizia di Stato.